
Ulss 7, Santorso: donazione da 75.000 euro di Grotto e Sottoriva, tramite Fabbricare Salute.
È quanto accade all’Ospedale di Santorso nel quale il personale medico dispone, da pochi mesi, di due nuove tecnologie d’avanguardia per il trattamento dell’ipertrofia prostatica benigna, una delle patologie che maggiormente colpiscono la popolazione maschile, in particolare dopo i 50 anni. Si tratta del sistema Rezūm, che utilizza il vapore per ridurre di circa il 40% il volume prostatico, e di un laser interstiziale, che va a distruggere i tessuti patologici. Due tecnologie che raramente si trovano in accoppiata in un’unica struttura pubblica e che permettono di intervenire in anestesia locale, in tempi rapidi (previsto il day hospital) e con un tasso di possibili complicanze ridotte dell’80% rispetto all’intervento tradizionale.
Tutto questo è stato possibile grazie a un gioco di squadra che ha visto collaborare l’Ulss7, con il DG Carlo Bramezza e il direttore dell’Unità Operativa di Urologia dott. Antonio Celia; il progetto Fabbricare Salute, promosso dal Raggruppamento Alto Vicentino di Confindustria Vicenza in collaborazione operativa con Fondazione di Comunità Vicentina per la Qualità di Vita Onlus; e le donazioni di due noti industriali scledensi come Daniele Grotto, Presidente di GPS Bags, che ha messo a disposizione una cifra di 60 mila euro e Pietro Sottoriva, Presidente e AD di ENODIA, che ha aggiunto 15 mila euro.
“Durante il covid ho necessitato di ben 42 giorni di cure presso il nostro ospedale e devo dire che non avrei potuto pensare di ricevere un trattamento migliore di quello avuto a Santorso. L’attenzione, le competenze e anche l’empatia dimostrate da tutti i sanitari, in un periodo davvero drammatico non solo a livello personale ma per tutto il Paese, mi hanno spinto a dare il mio personale contributo all’ospedale, alle persone speciali che vi lavorano e, di conseguenza, a tutti i cittadini del territorio che hanno bisogno e diritto di stare bene”, racconta Grotto.
Medesimo intento di Fabbricare Salute che a fronte di un diffuso distacco di medici da Santorso, vuole dimostrare come il territorio sia esigente e presente anche con segnali importanti per giovani medici che possono trovare in questa struttura entusiasmo, mezzi e competenze.
FONTE: INDUSTRIA VICENTINA – MAGAZINE DI INFORMAZIONE DI CONFINDUSTRIA VICENZA